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Analisi Saviozzi: Ognuno per la sua strada di Torkio

 
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Autore Messaggio
Antonio Perrone Torkio
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MessaggioInviato: Gio Lug 17, 2008 12:03 pm    Oggetto: Analisi Saviozzi: Ognuno per la sua strada di Torkio Rispondi citando

Foto da analizzare
Autore: Torkio

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giacomo saviozzi



Registrato: 02/02/08 11:54
Messaggi: 390
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MessaggioInviato: Gio Lug 17, 2008 2:05 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Torkio.
Intanto benvenuto.
Sono contento che sia tu a dare il la a questa nuova iniziativa di Micromosso.
Primo perché sei tu l’admin e insieme a te è nata questa idea. Secondo perché sei un autore a cui ho sempre prestato attenzione. Non sei certo un novizio. Fotografo attento, ovviamente non scevro da errori.

Prima di commentare questa foto vorrei fare una doverosa premessa.
Questa “rubrica” non vuole essere uno spazio auto celebrativo ma un momento di confronto e “discussione” fotografica.
Negl’anni ho maturato la convinzione che è con il confronto a volte anche aspro che s’impara a conoscere gli altri e in questo caso la fotografia.
La mia passione atavica per la fotografia mi ha sempre portato ad osservare con attenzione le opere degl’altri. Non ho mai avuto una cultura fotografica importante sui “grandi” autori perché credo che nonostante la bellezza delle loro opere, l’importanza che ricoprono nel mondo della cultura fotografica, ciò che dovevano dare in termini qualitativi l’abbiano già dato. Ciò che mi affascina di più sono i fotografi emergenti e il web molto spesso è palestra.
Ho imparato ha guardare le loro opere con attenzione sia per la curiosità di vedere in quale direzione si muove il panorama fotografico sia perché credo importante saper “leggere” una fotografia per saper fotografare. C’è un detto che recita più o meno così: “ dagli errori degli altri s’impara” . Ho sempre sostenuto da quando frequento il web e i forums che “leggere” una foto di un autore mi sia sempre stato d’aiuto per analizzare le mie scevro da condizionamenti.
Per me che prediligo il reportage è cosa ovvia che riesca a “leggere” meglio un insieme di foto che raccontano una storia, un evento. Credo in una fotografia che sia comunicazione. Messaggio. Ciò non vuol dire che questo debba essere per forza un messaggio sociale, impegnato e serio ma comunque comunicazione.

Quando mi sono ritrovato a dover “comporre” le mie foto per un libro, ma vale anche per un reportage, la difficoltà che ho incontrato, ma allo stesso tempo il maggior fascino, è quello di mettere in sequenza cronologica le immagini. E’ come avere davanti tante belle parole e metterle insieme per comporre una frase. Ecco che in una sorta di analisi logica s’incomincia a comporre.
La fotografia non è mai vuota di contenuti, anche quella che sembra più banale in realtà al suo interno, tra i colori o tra le luci e le ombre nasconde sempre un significato. Che sia espresso nel titolo o meno non ha importanza. Sta all’autore farlo emergere e all’osservatore coglierlo.

Veniamo adesso alla foto di Torkio.

Partendo dal titolo suggerito dall’autore “ognuno per la sua strada” mi viene da pensare al distratto andare delle persone. Una foto street, e per street non intendo fatta in strada ma colta al volo, guardandosi intorno osservando ciò che ci circonda. Uscire con la macchina fotografia significa portarsi dietro una sorta di “registratore” d’immagini, di pensieri.
L’esposizione lunga ha penalizzato un po il cielo dove si vedono “accenni” di nuvole e questo non è un male. Un cielo carico anche se non dominate in questo fotogramma avrebbe distolto attenzione da ciò che vuole essere il soggetto o i soggetti; due figure che in una giornata uggiosa , un inverno di periferia che camminano “ognuno per la sua strada”.

Il titolo lo trovo abbastanza evocativo anche se leggermente una forzatura considerato l’assenza di strada, è una piazza. Ma poco importa qui si sta parlando di “strada” metaforica. Quasi di scelte esistenziali. Due persone con passi diversi, una che incede signorilmente con cappello, bastone e ombrello al braccio. L’altra più di fretta, con un mosso più accentuato che sembra voler “fuggire” dentro la porta, metafora questa d’altro. Fotografia interessante dal punto di vista evocativo penalizzata però dall’uso di un ottica corta più adatta forse ad esaltare il paesaggio circostante. Le due figure sono inserite in un contesto con molti elementi che così composti diventano di disturbo. La figura che “corre” dentro la porta tende a confondersi nel nero della finestra, poco evidente per come disposta nello spazio. La regola dei terzi vorrebbe fa cadere lo sguardo sulla fontana disposta a destra su di un terzo e di contrappunto sulla figura più nitida disposta nella piazza. Trovo che sarebbe stata una foto più interessante, con un diverso messaggio se tu ti fossi concentrato più sulla figura di sinistra, per il suo incedere, per il suo abbigliamento. Il mosso rende dinamicità ad immagine altrimenti statica e banale e riprende l’andare accennato nel titolo. Ho l’impressione però “leggendo” l’immagine che il titolo sia frutto di un’applicazione successiva perché noto una maggiore attenzione alla composizione “architettonica” e non ai due soggetti. Lavorando probabilmente sulla figura di sinistra, cercando di escludere gli elementi contemporanei, come l’auto, sarebbe stata una foto senza tempo, o meglio novecentesca.
Il BeN non è male, ben “sviluppato” ma privo di carattere. Se il titolo fosse stato “piove” sicuramente avrebbe funzionato meno senza un cielo caratterizzato. Il titolo guida, condiziona, molto nell’osservazione di questa immagine che priva di condizionamento sarebbe scivolata nella banalità di una quotidiana scena invernale in provincia. Salvo “buttare” distrattamente lo sguardo a sinistra e accorgersi che poteva esserci altro.

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Antonio Perrone Torkio
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MessaggioInviato: Gio Lug 17, 2008 3:34 pm    Oggetto: Rispondi citando

grazie Giacomo

credo che questo spazio sarà molto interessante per tutti
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giacomo saviozzi



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MessaggioInviato: Gio Lug 17, 2008 3:39 pm    Oggetto: Rispondi citando

bene mi fa piacere
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umberto verdoliva
Ospite





MessaggioInviato: Gio Lug 17, 2008 6:08 pm    Oggetto: Rispondi citando

l'uomo a sinistra, il suo movimento, forse per il cappello e l'ombrello fanno da ottimo punto di attenzione, effettivamente l'incedere dell'uomo attira lo sguardo immediatamente...egli sta uscendo dalla scena e non ha aria davanti, questo da l'impressione di una composizione sbilanciata...l'altro uomo invece, si nota meno, probabilmente perchè una parte del suo corpo si confonde con lo sfondo scuro della porta...sono molto daccordo sulla lettura fatta da Giacomo, anche io ho l'impressione che sia il luogo il soggetto principale...la presenza umana la vedo marginale...il BN mi piace e lo trovo adatto alla scena...
E' una iniziativa molto interessante questa, avere una lettura del proprio lavoro da un autore esperto e sensibile come Giacomo è una ottima cosa per migliorare a vedere meglio quello che c'è intorno...leggere i suoi pareri sarà davvero molto interessante, da non perdere...
Complimenti e un saluto
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