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[giannimazzesi]

Tra le varie cose che sto notando negli ultimi tempi mi chiedo il perchè certe (tante) foto abbiano titoli didascalici o letteralmente decontestualizzati dal concetto, non dalla mera immagine, che porta la fotografia in sè.
Oggi non sono riuscito a resistere e mi chiedo se ognuno di noi pensa a cosa scrive quando posta sotto un propria foto.
Parlo del titolo ma anche dell'about.
Piccolo esempio: scrivere "leone" sotto la foto di un leone, o "bambino che lecca il gelato" sotto una immagine che lo raffigura, mi fa sentire molto stupido...
Franco scrive nel commento alla foto in home di Saro; "molto azzeccato anche il titolo (per quel che conta)".
Personalmente credo che il titolo (o il senza titolo per scelta) contino eccome e denotino sempre un opera, come il nome che si da ad una nuova struttura o a un figlio.
Capisco che possiamo essere all'inizio sviati dall'immagine che sembra più potente della parola ma poi se volessimo confrontarci in profondità con un essere umano, quest'ultima diventerebbe indispensabile, come in fondo cerchiamo di fare con i nostri commenti.
Anche per questo motivo si è creato l'alfabeto per muti... o no?
Credo che dovremmo riflettere di più sui titoli e sulle parole (o suil'assenza di scritti) che accompagnano le nostre fotografie, forse anche criticarli maggiormente.
Dargli quel senso che hanno, perchè fanno parte di un opera o forse il punto è sentire che la nostra sia un opera importante, per noi e per il mondo, ma questa è un altra storia...

Ciao,
Gianni
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http://www.mazzesi.blogspot.com./

[giannimazzesi]

Sono cocciuto e ve lo ripropongo perchè vorrei sapere cosa ne pensate...

Ciao,
Gianni
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[Willard]

Il titolo, a mio avviso, è come il vestito.

Ci sono persone ( contenuto ) che sanno portare con eleganza anche uno straccio. ( a volte nemmeno lo straccio è indispensabile o serve )

Altre persone ( di contenuto povero o nullo ) che cercano di emergere, acquisire classe, con un vestito “firmato”.

Per ultimo ci sono persone vuote e che vestono a caso.

Non entro nel particolare o nel merito di chi e quale.

Se posso permettermi: una desueta pratica … l’esame di coscienza.

[Paola Lirusso]

il titolo racchiude tutto il senso della fotografia, ma anche di un racconto o poesia...un titolo apropriato, corretto è un plus valore aiuta a comprendere, indirizza, propone...credo che chi non si sforza a trovare il titolo giusto è perchè lui stesso è solo "superficie" non ha nulla o poco da dire...anche se a volte un titolo diretto e semplice può essere più incisivo ...es: foto di un bar di notte...titolo: Bar di notte... non è banale è reale, è diretto quanto basta a lasciare una comprensione che va al di là della foto in sè, in questo caso la foto deve essere "particolare" deve superare l'idea che rappresenta...ma questa è creatività a ognuno il suo gioco...nulla è meglio, nulla è peggio è solo questione di comprensione...ciao

[Fausto Germano']

Il titolo rappresenta ciò che l'autore ha inteso proporci con la sua immagine. E', ed è bene che lo sia sempre, un elemento complementare della rappresentazione, cioè tale da non costituire mai parte essenziale dell'immagine, al punto da lasciarla, se privata, inintelligibile o in qualche misura menomata.
Spesso, al contrario, si trovano titoli del tutto avulsi dall'immagine postata, o ancora, seguendo una moda un po' provinciale, in lingua più o meno straniera, con predilezione dell'inglese. Capita anche di trovare di seguito fiumi di parole che dovrebbero sostenere l'immagine, ma che spesso portano a chiedersi se è nella parola o nella figura il messaggio dell'autore.
Io consiglio di pensare sempre a un titolo e magari anche al fiume di parole, ma prima di postare chiedersi sempre se quell'immagine, senza quel titolo e senza quel fiume di parole riesce ancora a veicolare il messaggio che noi si vuole trasmettere.
Se non succede, forse c'è qualcosa che non va.
Un saluto
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E' un'illusione che le foto si facciano con la macchina... si fanno con gli occhi, con il cuore, con la testa (H. C.B.)

Qualcosa di me: http://fotografinelweb.blogspot.com/2011/01/fotografi-nel-web-142-fausto-germano.html
Tracce di memoria: http://www.youtube.com/watch?v=ANanGIZ2oHg

[paolo ciucci]

personalmente andavo fiero dei titoli che accompagnavano le mie foto,fino a quando qualcuno mi ha fatto notare che probabilmente gli stessi erano piu interessanti delle foto,e quindi ,x livellare il tutto (in basso),li uso pochisssimo,sempre convinto che se una foto e' valida,le parole a volte possono essere di troppo.saluti,Paolo

[Marco Furio Perini]

I soli titoli che preferireri non leggere sono quelli molto scontati, prevedibili, e di tendenza melò, tipo "solitudine", "il tramonto della vita", "indifferenza", "generazioni" eccetera, e quelli forzatamente e gratuitamente in altre lingue (inglese soprattutto) quando potrebbero essere benissimo espressi in italiano. Per tutti gli altri non ho pregiudizio alcuno, taluni mi lasciano indifferente, altri mi piacciono, altri ancora mi entusiasmano. Vale sempre per me il detto secolare e popolarissimo che "il mondo è bello perchè è vario..." Ciao!

[Franco Bertagna]

dico la mia, la foto deve funzionare senza titolo, senza about, ma alcune devono per forza essere indirizzate, ( magari legate ad un determinato contesto ) creando oltre la lettura dello scatto, anche scambio di cultura.

[Fausto Germano']

E’ un peccato che certe discussioni, pur interessanti, durino soltanto il tempo del passaggio in home.
Credo che il motivo da una parte sia da attribuire effettivamente a una certa “reticenza” alla discussione, ma dall’altra, e forse ancora di più, a un problema di visibilità, dipendente da come è strutturato il funzionamento della home.
Può accadere infatti che in determinate condizioni di concomitanza tra più argomenti in discussione, alcune di esse scorrano talmente velocemente da cadere nell’oblio prima ancora di arrivare agli occhi di chi potrebbe esserne interessato.
Sarebbe auspicabile escogitare un meccanismo diverso, o più semplicemente prevedere l’intervento dello Staff, o di un delegato all’uopo, per riproporre un certo numero di volte gli argomenti ritenuti di interesse generale.
Saluti
Fausto
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[Antonio Perrone Torkio]

ciao Fausto non c'è bisogno di mettere un'incaricato per fare questo, chiunque ritenga che una discussione meriti più attenzione può portarla a galla e visibile nel quadrettino in home inserendo una semplice freccia o qualche altra parola ...


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Abbiate pazienza, sto cercando di imparare a mettere a fuoco...
il mio nuovo sito: www.antonioperrone.com

[giannimazzesi]

Fausto fai come faccio io che le ripropongo.
Comunque davvero interessanti le vostre risposte.
Vi allego un link del blog di Smargiassi a riguardo del titolo e di altro scritto sotto a guida di una foto.
http://smargiassi-michele.blogautore.repubblica.it/2011/09/28/vedere-senza-sapere/

Ciao,
Gianni
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[Fausto Germano']

Il fatto è che quando sono io a iniziare una chiacchierata, anche quando (raramente) la ritengo importante, ho una certa remora a riproporla. Mi sembra sempre come di chi vuole imporre le proprie cose, quindi lascio al caso il suo "successo" o l'oblio.
Un saluto
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