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La foto di Marta





Recensione di Riccardo Corsini

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Ci sono fotografie, che rimangono impresse nella mente per sempre, nella mia ce ne sono veramente tante, e mi stupisco, ogni volta, del fatto che non mi dimentico l’autore, evidentemente, ho una fotografia l posto dell’ipofisi.
Questa è una di quelle, è un’immagine che non puoi dimenticare, e non puoi dimenticare chi l’ha ideata, prima nella mente, e poi portata realtà con quel mezzo che si chiama macchina fotografica.
Questa immagine è un altro esempio pratico, che per fare della fotografia di qualità, non occorre andare in capo al mondo, o in paesi esotici, tanti anni fa, quando non riuscivo a vedere quello che mi circondava, e probabilmente anche ora mi sfugge molto, pensavo che il mio problema era quello di non poter viaggiare, e quelli bravi, lo erano, perché viaggiavano in posti fantastici, nulla di più sbagliato, la fotografia ci circonda, è intorno a noi, dalla mattina quando ci alziamo, alla sera quando andiamo a letto, è la condizione mentale, l’approccio, la visione, l’idea, che fa la differenza!!!
Già, la visone, o meglio la pre-visione, cioè immaginare quello che sarà, costruire nella nostra mente, quella che dovrebbe essere l’immagine finale, vale un po’ per tutti i generi fotografici, ma per gli still, paesaggi, e tutte quelle situazioni dove è possibile pensare, è fondamentale.
Marta in questa immagine, si è cimentata con un soggetto, a mio avviso difficilissimo, il gatto, un po’ perché è un soggetto inflazionato, a più non posso, un po’ perché è un’animale talmente usuale, che non fa effetto vedere un gatto, ne vediamo tutti i giorni, a decine, dalla mattina alla sera, non è certo un caimano in centro a Milano, quello si farebbe scalpore.
Proprio per questo motivo, Marta è stata veramente brava, ha reso questo micio, in maniera impeccabile, e quella bottiglia, e questa è un’impressione personale, mi da’ tanta tristezza, la vedo come la bottiglia del latte, finito, ed il micio, pardon la micia, si è coricata, la guarda con molta nostalgia, aspettando che qualcuno venga a riempirla, e magari sia così gentile da metterne un po’, in un piattino………….
Certo quello che più colpisce è la tecnica sopraffina, pur con un mezzo non all’altezza della situazione, lo si vede dal rumore digitale, che appare nei neri, nonostante tutto, è un’immagine che tiene molto bene, i bianchi sono splendidi, e l’espressione del gatto, appena percepibile, è sublime, è proprio quel, appena percepibile, che mi intriga, lascia spazio nella mia fantasia, senza mettermi una catena al pensiero, posso così, entrare nell’immagine, con la mia fantasia, il fotografo ha lasciato una porta aperta…….
E’ veramente la posa classica del gatto, quando è in attesa!!
Superba la scelta del formato quadrato, un formato che amo particolarmente, non invasivo, aiuta poco il fotografo, lascia le cose come stanno, che sia il fotografo a fare l’immagine, e qui la fotografia c’è, anche lo spazio lasciato sopra i due soggetti, mi sembra una scelta giusta, da’ il giusto respiro, a questa immagine, e permette al quel bianco “latte”, di invadere molto fotogramma, e contrastare con il nero/controluce, della sagoma del gatto, lasciando la perfetta trasparenza della bottiglia, non facile, una realizzazione non facile.
Più la guardo e più mi piace, ammiro la sua semplicità, così lontana dal mio modo di fotografare, eppure mi attrae tantissimo………………….
Credo che Marta, dovrebbe riprendere questo filone, e costruire un portafolio serio, ricordo ancora le immagini del manichino di legno, altro filone fatto con poco, ma splendido, ironico, comico, la fotografia è anche questo!

Brava Marta, una fotoamatrice che si pone sempre in maniera molto positiva, sia di fronte alla fotografia, che agli utenti, perché la fotografia dovrebbe essere qualcosa che unisce, no che divide, dovrebbe essere scambio, trasmissione di emozioni, ironiche o drammatiche che siano, un’espressione personale, della propria visione del mondo e della vita, senza competizioni assurde, o litigi, forse se tutti avessero il solito approccio di Marta, tutto questo non succederebbe, per carità, santo non c’è nessuno, e la paziensa può scappare a tutti, ma c’è modo e modo!!

Ti faccio i miei più sentiti complimenti, per la realizzazione di questa immagine, e spero di poterne vedere delle altre, con la tua meravigliosa micia!

Riccardo Corsini