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La foto di Margherita Blasi



La recensione di Riccardo Corsini

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Questa immagine mi arriva come un siluro nella pancia di una nave, in tempo di pace, strana come costruzione, attuale, attualissima, e non solo da ora, direi attuale ma da diversi anni, e rimane attuale……..
Dicevo una costruzione strana, fatta a strati, partendo la lettura dell’immagine dal basso, forse sono io che leggo tante cose in questa immagine, ma veramente tante, senza entrare nell’area politica, restando solo nel sociale, nell’Italia, che dovrebbe essere tutta noi, perché l’Italia siamo noi, senza Italiani, non c’è paese, non c’è Stato, non c’è Italia, forse un’altra nazione……….
Partendo dal muro che delimita gli strati del terreno, c’è la prima lettura di questa fotografia, una fotografia forse non bella esteticamente, ma un libro aperto, “+ rum –rom” una scritta che la dice lunga da se, c’è poco da commentare, dietro queste 2 parole, c’è tutta una storia, una storia che ormai è parte integrante del nostro paese, l’intolleranza, e tante altre brutte cose, vorrei dire solo due cose veloci, personali, che richiamano strettamente questa scritta, intanto bisogna fare una distinzione tra rom e rumeni, molti fanno tutta un’erba un fascio, ma non è così, i rumeni credo che siano stati accolti bene nel nostro paese, purtroppo, come successe con i nostri connazionali, quando emigrarono in America, e si portarono dietro la mafia, anche loro si sono portati dietro una squadra massiccia di delinquenti allo stato puro, che poco hanno a che fare con cittadini che hanno voglia di lavorare e farsi una vita nel nostro paese, i rom, è tutta un’altra questione, di cui non mi sento di parlare, perché potrei solo indicare le storie dei rom che vivono qui in lucchesia, ma non fa testo a livello nazionale, certamente quello che ci interessa a noi, è la scritta, parla di rom, ma poteva parlare di gay, di ebrei, poco importa, è il concetto che non va, e mi pare che in Italia, l’intolleranza aumenti di giorno in giorno, certo una lancia va spezzata a favore di coloro che hanno avuto guai da parte di questi signori, furti, ecc. ecc. non possono certo vedere di buon occhio la cosa……., In un paese normale ci dovrebbe pensare l’autorità, a proteggerci………………………………..
Ma questa è solo la prima parte della fotografia, direi l’inizio, ma anche la fine, perché è una delle espressioni del nostro tempo attuale, dopo il muro, comincia tutta un’altra storia, non fatta di extracomunitari, ma fatta di iItaliani, sempre più si sente dire, dai sondaggi, che le grandi città con la loro cementificazione, non sono più a dimensione uomo, e i piccoli centri come il mio, Lucca, stanno prendendo il posto delle grandi città, per qualità della vita, anche se non è più come una volta neppure qua, ma è la misura che non permette più di tanto, Lucca fa 100.000 abitanti, e cementifica pure quello che vuoi, gli spazi verdi qui da noi sono ancora molti ed immensi.
Gli strati presentati da Margherita, rendono bene il senso dell’immagine, purtroppo ormai siamo abituati a vedere spettacoli come questi, quello che trovo straordinario in questa immagine, è un collegamento tra l’uomo che sta rastrellando, o zappando, non so, e il muro con la scritta, mi collega un altro problema sociale del nostro paese, la mancanza del lavoro, da una parte, e i posti occupati dagli extracomunitari da un’altra, c’è qualcosa che non torna…………Se siamo in grado di dare posti di lavoro agli extracomunitari, come può mancare il lavoro?……..Già, ………Quell’uomo con la zappa mi rappresenta un’Italia che non c’è più, L’Italia degli anno 60 70, quando gli Italiani si arrangiavano, e smessa la giacca e la cravatta, andavano a lavorare nei campi, dal pasticcere, nel ristorante la domenica, per costruirsi la casa, un paese laborioso, che in poco più di un trentennio è riuscito ad entrare nei 7 paesi più ricchi dell’occidente, il muro, mi ricorda che oggi, senza extracomunitari, alcuni lavori finirebbero, gli Italiani degli anni 2000 non sono più disposti a fare determinati lavori, e il collegamento si allaccia di nuovo alla cementificazione, alla finanza, arricchirsi in breve tempo e con poca fatica, questi gli italiani degli anni 2000!
Naturalmente si parla sempre in generale, di persone volenterose, ce ne sono ancora tante, ma credo sia in minoranza, ormai………………
Questa fotografia per me è grande, non bella, ma grande dal punto di vista dei collegamenti che porta a fare, senza quell’uomo che lavora la terra, avrebbe perso tanto del suo valore, quell’uomo che mi rappresenta un’Italia che non c’è più, è la chiave di volta di tutti i collegamenti, molto superficiali che ho fatto, dico superficiali, perché sono qui per leggere una fotografia, e non per parlare nel profondo di argomenti di non facile risoluzione, dolorosi, a volte drammatici, e Margherita con uno scatto, è riuscita ad abbracciare una serie di problemi, uno più ostico dell’altro, il titolo poi,è tutto un programma, vorrei aprire una nuova attività, ci sto pensando seriamente, l’insegna del negozio sarebbe questa “Valori vendesi” non so, se farei i soldi o meno, perché non so, se troverei dei compratori……………..
Brava Margherita, la fotografia è anche questo, trasmettere sentimenti, o come in questo caso, valori perduti, attraverso un’immagine, o una serie di immagini, a te ne è bastata una, per dire tanto………..

Riccardo Corsini