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Che rottura! (di regole)

 
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Autore Messaggio
Alberto Pascale
Ospite





MessaggioInviato: Mer Nov 05, 2008 10:09 am    Oggetto: Che rottura! (di regole) Rispondi citando

Eccoci qua, anche oggi preso e dalla poca voglia di lavorare, a parlottare tra me e me, come un cretino, davanti al monitor.
Dunque, oggi voglio parlarvi di composizione e rottura delle regole, nella speranza di non rompervi qualcos'altro...
Ma come! ancora compo? Dai! State buonini un attimo! provo di buttare giù qualcosina in più, nella speranza di aggiungere qualcosa a
quanto già detto ieri!
Vediamo, da dove comincio? ah, ecco! sarò breve: "Sin dalla preistoria, l'uomo ha sentito la necessità di comunicare, ne abbiamo un
bell' esempio osservando i graffiti rupestri..." ehm! l'ho presa un pò troppo alla larga? Ok, ok, allora, come al solito, partiamo
da alcune considerazioni...
La prima cosa da osservare è come noi approcciamo la realtà che ci circonda. beh, la prima cosa che viene da pensare, è che noi viviamo
la realtà essendovi immersi, guardiamo, sentiamo, annusiamo, tocchiamo... poi facciamo una foto, e quando la sviluppiamo, rimaniamo
delusi! di tutto quello che avevamo "visto" è riamsto ben poco!
Ma come! in quel momento la Zia Marisa che faceva il pane al forno era tanto bella... c'era il profumo del pane... l'ambiente....
la polvere della farina che mi ha imbrattato tutto il sensore, è stato così bello!
Beh, ecco la prima fregatura della questione "facci una foto": La macchina fotografica ci vede diverso da noi.
Bella roba direte voi! non ci vuole la scala per arrivarci... beh, confesso che io un pochino per arrivarci ci ho messo... allora vediamo:
che differenza c'è tra me e la mia macchina fotografica? beh, sicuramente io non vado a batterie.... e lei, anche se monto
il tele + tele che ho , non ha il nasone che ho io... (sob!) ci sono! lei ha un occhio solo! Eppoi, non è nemmeno dotata di tutti gli
altri miei sensi! che concorrono a farmi percepire una "visione" di qualcosa, che in realtà non è di solo visione composta....
Quindi... quindi ha una visione monoscopica, non stereoscopica come me, non ha il senso della profondità! sisi inoltre, non ha tutti
quei sensi che ho io e che concorrono a creare lo stato emotivo che provo io quando guardo la zia Marisa che fa il pane (il profumo del pane appena sfornato è fantasticooooooo!!!).

Ma allora, allora se ci vede da un'occhio solo, l'immagine che si ottiene è bidimensionale.... giusto? sisi, molto giusto!
Ecco che qui bisogna intervenire con quel pizzico di accorgimenti necessari per rendere la foto tridimensionale (qualora fosse necessario).
In aggiunta a quanto già detto nel 3d precedente, vorrei ricordarvi che la scelta dell'obbiettivo insiste in maniera decisa sulla resa
della tridimensionalità dell'immagine, al di là delle scelte compositive quali ricerca del punto di fuga, etc.
Bene apro un inciso circa la scelta dell'obbiettivo... eh, qui la cosa si fa complicata... pedestremente:
se la zia marisa è lontana monto il tele, se è vicina monto il grandangolo... sbagliato. O meglio, corretto se ponderato.
Beh, per scegliere l'obbiettivo giusto, occorre sapere come si comportano gli obbiettivi, in funzione della focale, in termini
di resa d'immagine: potremmo affermare che il tele "schiaccia" ed il grandangolo invece, rende maggiormente il senso di profondità?
Boh, io direi proprio di sì!
Il tele, per effetto della compressione dei piani, tende a rendere l'immagine particolarmente piatta.
Molti paesaggisti sfruttano questa carattersitica dei tele, per cercare il grafismo nei paesaggi.
Sorpresi? beh, io quando lo scoprii ci rimasi, pensavo che il binomio paesaggio-grandangolare, fosse uno standard.. per contro, il grandangolo
è un'ottica che si impone nel reportage perchè, grazie al fatto di poter abbracciare un ampio angolo di campo
(che per chi non se al tira vuol dire farci stare dentro più roba) ed alla distorsione prospettica da un senso di maggior immersione
nell'immagine, non a caso il mitico Robert Capa diceva: "se la foto non è venuta buona, vuol dire che non sei andato abbastanza vicino".
E nella foto architettonica? beh, nella foto di architettura, per essere proprio professionali bisognerebbe usare o un banco ottico
o un obiettivo decentrabile, in quanto entrambi permettono di compensare le linee cadenti.

Ora il discorso regge, ma voglio darvi qualche parametro per regolarvi... una volta si diceva che il 50mm ha una resa prospettica
simile all'occhio umano. da lì si cominciava... (io col 50 ho fatto svariati anni di foto tazza! oh! non che sia migliorato di molto col tempo, ma almeno adesso il tele ce l'ho!)
Per i vecchietti come me, il 24 è un grandangolare, il 21 è un grandangola re spinto .. il 10 semplicemente era impensabile!
Per il reportage e la foto in strada, usate un 35 o un 28 mm... altrimenti, per fotografare la nonnetta che fa la spesa con un ottica
più corta, va a finire che vi dovrete avvicinare talmente tanto che vi tocca pagarle la spesa!
Consigli per gli acquisti (baffetto, pelata, pancione....) : se siete rigorosi riguardo alla qualità dell'immagine, evitate gli zoom
con un'estensione focale della Madonna, es: 18/200 o simili se leggete un pò di recensioni, scoprirete che a 18 distorcono di brutto
e cha a 200 vignettano come una lomo... se siete zio Paperone e avete il portatore sherpa per portarvi in giro l'attrezzatura,
comprate tutte ottiche fisse io, per esempio, pur non essendo zio paperone, ma essendo lo sherpa di me stesso, uso solo un 35,
un 50 ed un 90 , altrimenti attenetevi alla regola del 3X.
il rapporto tra la focale massima e quella minima deve essere minore o uguale a 3. (non a caso lo zoom più venduto erano il 28/70 ed 70/210.... )

Ma come! si vede che sei proprio uno scarpone! Non ci hai parlato dei supergrandangolari che ora fanno tanto figo... che so, il 10mm.... o il 12...
daidai! quelli sono fighi! Li usa Anche Zefram... Ragazzi, calma.
Non scordiamoci che Zef, secondo me è nato con la macchina fotografica in mano, e che di esperienza ne ha da vendere...
Ricordatevi che i supergrandangolari, se non avete idee da vendere e una certa dosa di pratica, potrebbero rivelarsi
più problematici che propedeutici nello svolgersi di un percorso fotografico, noi siamo alle prime armi, no?
Pausa Caffè? sisi, pausa, anche perchè mi so che sto un pò rompendo le pallette... come ? che dite? resistete ancora un po?
Dai, allora proviamo a parlare della profondità di campo, vi va?
La profondità di campo è.... asp... ciumbia! non mi viene... asp! wiki... ecco!

"In fotografia, la profondità di campo nitido o semplicemente profondità di campo (abbreviato in PdC o DoF dall'inglese Depth of Field)
è la distanza davanti e dietro il soggetto principale che appare nitida (a fuoco). Per ogni impostazione dell'obiettivo, c'è un'unica
distanza a cui gli oggetti appaiono perfettamente a fuoco; la nitidezza diminuisce gradualmente in avanti (verso il fotografo) e indietro
in direzione opposta)" forte! detta così sembra una roba seria! beh, forse lo è... vediamo perchè: probabilmente la profondità di campo,
se impariamo a dosarla, potrebbe diventare uno dei parametri che ci permettono di orientare lo sguardo del babbeo che guarda la nostra
foto, concorre, con lo sfocato, a dare un alone onirico alla nostra foto, personalmente, soprattutto nel bn, credo che lo sfocato vibri
su corde emotive. Io lo cerco quasi sempre, e adoro l'indefinitezza che offre molti spunti di lettura ed emotivi.
Ma la profondità di campo, da cosa dipende? "IO! IO lo so!! prof!!!" Pascale, dica pure, "dal diaframma!" Sono un somaro! ho sbagliato
la risposta, o per lo meno, non ho dato una risposta completa... Dipende sì dal diaframma di lavoro, ma anche dalla lunghezza focale.
Un 12 mm a f4 potrebbe anche essere usato senza focheggiare o quasi, tanta è la profondità di campo, mentre un 300 mm a f4 ha una
profondità di campo di ... non lo so, ci sono le formule per calcolarla, sempre calcolatrice & wiki per i volenterosi!
comunque è proprio piccola, nell'ordine dei centimetri...)
bene ora, tenetevi pronti a rianimare il vostro portafogli! perchè sto per dirvi che per avere una piena gestione della profondità
di campo, occorre avere obbiettivi molto luminosi, capaci cioè, di lavorare con dei diaframmi molto aperti... maggiore sarà il
diaframma di lavoro, minore la profondità di campo, e maggiore, hainoi, il numero di talleri da sganciare al nostro negoziante di fiducia....
Dimenticavo che ci sono anche le ottiche macro, le ottiche madcro sono obiettivi che hanno una risoluzione ed una nitidezza
paurose, oltre che alla capacità di riprodurre gli oggetti ingrandendoli. Per loro il discorso sulla PdC è un pò diverso, in macrofotografia,
è ridottissima! Per avere risultati accettabili bisogna chiudere molto il diaframma... Sorgono problemi di tempi di scatto e d diffrazione....
(della quale è meglio parlare un'altra volta, assieme a cosa la scelta del diaframma di lavoro produca.)
Bene, a questo punto è ragionevole lanciare nel mucchio altri due o tre concetti che sono interesanti circa gli obbiettivi, che sono:
la resa dello sfocato, e la nitidezza...
rapidamente, la resa dello sfocato dipende principalmente da quanto sia rotondo il buco che il diaframma crea quando si chiude.
Avete presente quando nelle caratteristiche degli obiettivi leggiamo la voce "7 lamelle"(solitamente sono 7... ) bene, quelle lamelle concorrono
a formare il buco attraverso il quale passa la luce. vi sono Obbiettivi blasonati che hanno un numero di lamelle impressionante, tale da formare
un foro perfettamente circolare... (naaa, non ci pensate nemmeno! Lasciate perdere, costano un botto!!!) bene, questo è il parametro che
maggiormente influisce sulla resa dello sfocato. Chiaramente vi sono parametri ottici, di qualità delle lenti, che però sono più difficile
da verificare, a meno che non vi affidiate al produttore delle lenti. Alcuni di essi producono obbiettivi che garantiscono la resa di questi
parametri, è il loro modo di vedere. (zeiss e leica ne sono l'esempio, ma non quelli delle compatte, eh! quelli sono obiettivi economicissimi...
pensate che un 50mm leica che si rispetti, il Summilux f 1,4 costa circa 2700 euro... secondo voi dal punto di vista della qualità che ha da
spartire con un obbiettivo leica montato su una macchina che costa in tutto che so, 500 euro? stessa cosa vale per i Zeiss montati sulle
compatte Sony. Mi dispiace, ma qualcuno ve lo doveva pur dire, anche perchè abbindolarci con una firma (perchè di sola firma si tratta)
per venderci una compatta puttosto che un'altra, mi sembra quanto meno scorretto da parte dei produttori.. sappiate, che sono buone, ma
io non credo che una sony con obiettivo zeiss renda meglio di una compatta pentax solo per l'obiettivo...

oh, ma non dovevamo parlare di rottura di regole? Sad sono andato fuori tema...
beh, allora per parlare della rottura delle regole, io comincerei lanciando qualche concetto, poi vedremo se è il caso di approfondire
in seguito, ci state? eh? come? nessuna risposta... vabbè, chi tace acconsente, quindi...
Rottura numero uno: io e questi 3d, ma siccome sono iscritto da tanto, mi dovete sopportare.. Very Happy
Rottura numero due: lei (la regola dei terzi) potete anche cercare di indirizzare l'occhio di chi guarda applicando il fuoco selettivo e giocando con lo sfocato (uh! ma allora tutta la tiritera di prima aveva un senso.... meno male!) cioè, potete anche evitare di piazzare il punto di forza della foto (punto di forza= posto dove deve cascare l'occhio...) su uno dei "terzi" ma potete cercare di guidare l'occhio tramite la messa a fuoco su di esso, (messa a fuoco selettiva) a patto che l'obiettivo sfochi a sufficienza.
Rottura numero tre: Giocate con la luce! la luce se ben gestita (sisi, lo so che è una delle cose più difficili da fare...) permette di indirizzare lo sguardo... (è uno dei principi base del BN, l'occhio è attirato per sua natura dal bianco....)
Rottura numero quattro: Giocate con i colori... Stessa sola che con la luce, ma stavolta giocano i colori... (Pascale! stia buono! le foto a colori esistono già da tempo...)
Rottura numero cinque: Giocate con i tagli e le inquadrature, spesso si rompono tutte le regole compositive per non tagliare elementi a margine del fotogramma. Penso fortemente che, a meno che non facciate foto in cui prevale il rigore geometrico (still, foto architettoniche etc), qusto sia un errore, Se la foto deve comunicare, tagliate pure il soggetto al bordo, e fate in modo di guidare lo sguardo dove serve, dove ci stanno i concetti. Le persone intelligenti apprezzeranno, gli invidiosi criticheranno e molti perderanno un'ottima occasione per stare zitti evitando figuracce. So che è un pò forte come concetto, ma penso sia suffragato da anni di foto di quelli che definiamo "grandi maestri".Ah, una nota, circa le inquadrature, abbiamo parlato di inquadrature orizzontali, e verticali, ma essitono anche i tagli obliqui, beh, c'è chi sostiene che il taglio obliquo disturbi, altri sostengono che abbia valenza emotiva, boh! Se tagliate in obliquo, ricordatevi che l'occhio umano, quando si trova di fronte ad una immagine obliqua, cerca, linee verticali od orizzontali che siano parallele ai lati del fotogramma, si definiscono linee di forza. Da lì comincia la lettura dell'immagine, quindi, secondo me scattate pure in obliquo, ma cercate sempre una linea di "aggancio".

Ecco, io mi fermerei qui, anche perchè secondo me, la rottura non è stata solo delle regole...

Smile
Alberto.
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Franca Centonze



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MessaggioInviato: Mer Nov 05, 2008 2:36 pm    Oggetto: Rispondi citando

Caro Alberto, voglio dirti solo questo: mi sono stampata le tue "rotture" ed ogni tanto me le rileggo. Grazie per la tua buona volontà e complimenti per la tua divertente esposizione.Franca applausi
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aldo feroce



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Residenza: ROMA

MessaggioInviato: Mer Nov 05, 2008 3:02 pm    Oggetto: Rispondi citando

hai dimenticato l'orizzonte Very Happy
quello deve essere dritto
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Attilia Franchi



Registrato: 20/06/07 13:43
Messaggi: 1290
Residenza: Vigalzoano di Pergine

MessaggioInviato: Mer Nov 05, 2008 4:44 pm    Oggetto: Rispondi citando

Alberto sei un mito. Grazie di cuore per questa altra lezione, così si insegnano le cose, con simpatia ed ironia, attendo il proseguio.
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giacomo saviozzi



Registrato: 02/02/08 11:54
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Residenza: volterra

MessaggioInviato: Mer Nov 05, 2008 5:16 pm    Oggetto: Rispondi citando

oh! Io nonostante tutto apprezzo! Un po' perchè mi piace come scrivi, un po' perchè ogni tanto fa piacere "ripassare".

Il feroce ha detto: "l'orizzonde dritto" Io è l'unica cosa che ho dritta di questi tempi!!! Ma tra le regole secondo me da rispettare a priori quella secondo me è la prima in un paesaggista. Io poi non lo sono per cui non mi preoccupo tanto. Very Happy

Bravo Pascale!
_________________
http://giacomosaviozzi.blogspot.com

http://andy-capp.blogspot.com
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Nico D. Castaldo
Ospite





MessaggioInviato: Gio Nov 06, 2008 7:44 am    Oggetto: Rispondi citando

Grande Alberto !! Si leggono con gusto le tue lezioni. Aspetto la prossima.
Ciao. Very Happy
Nico
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pat
Ospite





MessaggioInviato: Lun Gen 26, 2009 6:58 pm    Oggetto: Rispondi citando

Shocked Che tipo di pile usi??? Wink

Dovrebbero farti un monumento per la passione e l'impegno che metti su questo forum. Smile

Sto facendo indigesione stasera! Very Happy
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Omar Biagi



Registrato: 07/05/08 06:02
Messaggi: 409
Residenza: Pietrasanta

MessaggioInviato: Mar Gen 27, 2009 2:47 pm    Oggetto: Rispondi citando

in effetti hai rotto.
Laughing
però sei troppo forte.. al prossimo capitolo! Wink
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